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Confesso che non conoscevo questo piccolo Domaine ricco di storia. Si tratta del Domaine Joliet a Fixin, comune di circa 750 abitanti a nord di Gevrey-Chambertin: la penultima AOC della Côte-d’Or prima di arrivare a Dijon (l’ultima è quella di Marsannay-la-Côte). Pur non conoscendolo affatto, non ho avuto però alcuna difficoltà a riconoscerlo al primo sguardo, appena entrati a Fixin. Si tratta infatti del Domaine del Manoir, come lo chiamano tutti, che campeggia dall’alto sul borgo.
Nella foto: un particolare del maestoso Manoir.
Leggi tutto: Un angolo di Medioevo: il Clos de la Perrière a Fixin
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Eccoci a Givry, una delle cinque appellations communales della Côte Chalonnaise, con quelle di Bouzeron, Rully, Mercurey e Montagny, famosa perché vi si produce il rosso (ma sarà poi vero?) che piaceva a Enrico IV, il re di Francia. Fatto sta che Enrico IV è ben presente su molte etichette di vini di Givry, terra molto adatta alla produzione di vini rossi: non è certo un caso che, dei circa 280 ettari di vigna di questa AOC, quasi 240 sono di Pinot noir e poco più di 40 di Chardonnay.
(Nella foto accanto, il Givry Crausot Premier cru blanc 2014)
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Arriviamo alla casa di Vincent Charton giusto un attimo prima che arrivi lui, di ritorno dalla vigna. E’ ora di pranzo e ci accordiamo per ritrovarci lì alle due. Ci accompagnerà lui stesso in cantina per assaggiare i vini del 2014 e del 2015, ancora in botte. Dietro suo suggerimento ci concediamo una sosta in un semplice, ma piacevole ristorante di campagna, Le Petit Blanc, poco distante, a Charracey (Nella foto a sin.,uno scorcio della piccola cantina del Domaine Charton).
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Per molte (troppe) persone ancora, la Borgogna coincide con la Côte d’Or: si va (con qualche eccezione) per i rossi in Côte de Nuits e per i bianchi in Côte de Beaune. La Côte Chalonnaise, il Maconnais , per non parlare del Beaujolais non sono presi in considerazione: il Beaujolais, si sa (?), è una terra di novelli, il Mâconnais di bianchi da supermercato e la Côte Chalonnaise chi la conosce? Niente di più sbagliato e chi volesse prendersi la briga di fermarsi almeno una giornata (meglio due) in occasione di un viaggio in Borgogna, scoprirebbe numerosi piccoli gioielli , per di più assai meno costosi dei più blasonati cru del Nord. (Nella foto accanto, il Rully Premier Cru Margoté del Domaine Dureuil-Janthial).
Leggi tutto: Ottimi bianchi a Rully: il Domaine Dureuil-Janthial
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Anche quest’anno siamo stati per una giornata (la prima) a Summa, la manifestazione green organizzata ormai da 18 anni a Magrè sulla strada del vino nella bella sede del Cason Hirschprunn e nella vicina cantina di Tör Löwengang. Eravamo purtroppo già impegnati la domenica nel primo pomeriggio in una (peraltro magnifica) degustazione organizzata da Ian D’Agata al Vinitaly , dedicata al grand cru Clos St. Urbain Rangen de Thann di Zind-Humbrecht, e ci é davvero dispiaciuto non restare anche il secondo giorno (Nella foto: vite pluricentenaria a Tor Lowengang).
Leggi tutto: Grande riuscita di Summa 2016, il Vinitaly dell'Alto Adige
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